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giovedì 17 maggio 2018



di Gigi Manini

Per l'ultima giornata della stagione 2017-2018 del campionato di serie B arriva al Liberati, contro una Ternana ormai tristemente e matematicamente retrocessa, l'Avellino di mister Foscarini, al quale necessita invece una vittoria, perché impegnato nella lotta per evitare i play out. 

La società del presidente Taccone aveva confermato all'inizio del campionato sulla panchina bianco verde Walter Novellino, esperto allenatore,  ex tecnico tra le altre di Perugia, Sampdoria, Torino, Venezia, Piacenza e Modena, con ben 650 panchine tra serie A e serie B, il quale aveva salvato la squadra irpina la scorsa stagione, subentrando all'ex tecnico rossoverde Toscano, ma dopo una serie di risultati altalenanti ed un Avellino in piena zona play out, il 3 aprile lo ha sostituito con Claudio Foscarini, ex tecnico per ben 10 stagioni in Serie C ed in serie B a Cittadella, dove era divenuto una vera e propria istituzione, poi a Vercelli nel 2015-2016 ed a Livorno nel 2016-2017, allenatore anch'esso molto esperto, che in carriera ha quasi sempre adottato il 4-4-2, ma che ad Avellino ha finora dimostrato di saper essere molto elastico e di poter schierare la sua squadra con diversi moduli, mantenendo come unico punto fermo ed intoccabile la difesa a quattro. 

A Terni ipotizziamo che possa essere scelto il modulo 4-3-3, con un centravanti e 2 attaccanti esterni che possono anche divenire trequartisti e trasformare quindi il modulo in un 4-3-2-1. 
In porta dovrebbe giocare il rumeno Radu, giovane  classe 97' di proprietà dell'Inter, nel cui settore giovanile e' cresciuto, giunto nel mercato estivo in prestito ad Avellino, nazionale under 21 del suo paese, portiere molto agile e reattivo tra i pali, spesso pero' discontinuo ed altalenante nel rendimento, protagonista, se in forma, di grandi partite oppure, se in giornata negativa, di prestazioni deludenti. 
In difesa i due esterni dovrebbero essere a destra Laverone, al rientro dopo il turno di squalifica scontato contro lo Spezia,  ex Sassuolo e Vicenza, arrivato ad Avellino a gennaio 2017 dalla Salernitana, terzino molto veloce e dinamico, inesauribile sulla fascia, in grado di giocare sia a destra che a sinistra, molto bravo anche nella meta' campo avversaria, soprattutto nel fornire assist e cross per gli attaccanti, ed a sinistra Falasco, anche lui arrivato in prestito in estate in maglia biancoverde, di proprietà della Roma, l'anno scorso sempre in prestito a Cesena, terzino di piede mancino, dotato di grande corsa e resistenza, capace di coprire tutta la fascia, sia in fase offensiva che in fase difensiva. 

I due posti da centrale se li giocheranno il belga di origini congolesi Ngawa, acquistato in estate dall'Avellino, proveniente dai belgi del Lovanio, difensore molto forte fisicamente, ma anche rapido, scattante ed attento in marcatura, versatile e capace di saper giocare in tutti i ruoli della difesa, il croato Kresic, giovane difensore classe 96', molto alto e fortissimo nel gioco aereo, più vulnerabile palla a terra, arrivato in estate ad Avellino in prestito dall'Atalanta, e Migliorini, ex Juve Stabia, alla seconda stagione ad Avellino, difensore anche lui molto alto e forte fisicamente,  quasi insuperabile nel gioco aereo, molto deciso negli interventi, arcigno e duro in marcatura, dotato di grande cattiveria agonistica. 

A centrocampo i tre potrebbero essere l'ex rossoverde Gavazzi, alla terza stagione ad Avellino, ex anche di Vicenza e Sampdoria, a Terni per due stagioni nel 2013-2014 e nel 2014-2015, apprezzato dai tifosi rossoverdi per l'ottimo rendimento ed il suo  attaccamento alla maglia, centrocampista esterno dotato di grande corsa e dinamismo, bravo in copertura e pericoloso negli inserimenti offensivi, temibile anche da fuori area per il suo tiro potente, fermo per molti mesi per un grave infortunio al ginocchio, tornato disponibile e titolare solo da gennaio di quest'anno, Di Tacchio, ex Entella e Pisa, acquistato nel mercato estivo dall'Avellino proprio dal Pisa, centrocampista di piede mancino molto forte fisicamente, grande combattente ed agonista, duro e deciso nei contrasti, molto bravo soprattutto in fase di interdizione, ed il capitano D'Angelo, un'intera carriera ad Avellino, con più di 250 presenze in maglia biancoverde, centrocampista classe 85' brevilineo e gran combattente, giocatore dotato di grande carisma e personalità in campo, vero e proprio trascinatore oltre che capitano della squadra, che sa adattarsi e sacrificarsi  in tutti i ruoli del centrocampo, bravo in interdizione, nella costruzione della manovra ed anche in zona gol, anche se non e' escluso l'impiego del giovane belga classe 97' Wilmots, figlio d'arte di Marc Wilmots, ex glorioso calciatore e commissario tecnico della nazionale belga, arrivato a gennaio ad Avellino, il quale ha già avuto modo di mettersi in gran luce in questi mesi in maglia biancoverde per le sue doti tecniche e dinamiche, mentre dovrebbero partire nella migliore della ipotesi dalla panchina, perchè reduci da infortunio, Moretti, ex Catania, Vicenza e Latina, alla seconda stagione ad Avellino, centrocampista molto forte fisicamente ed anche tatticamente, dotato di grande grinta, spesso discontinuo pero' nel rendimento, e l'albanese Vajushi, ex Vllaznia in Albania , Liteks Lovec in Bulgaria, e Pro Vercelli in Italia, arrivato in estate in prestito ad Avellino proprio dalla Pro Vercelli, centrocampista talentuoso, un po' leggerino ma molto tecnico ed abile nel dribbling. 

In avanti i due esterni dovrebbero essere Molina, prodotto del settore giovanile dell'Atalanta, società tuttora proprietaria del suo cartellino, al secondo anno consecutivo in prestito ad Avellino, dopo essere stato sempre in prestito a Cesena ed a Perugia, esterno dotato di grande corsa e velocità, molto abile soprattutto negli assist per i compagni, ed il belga-marocchino Bidaoui, ex Lierse in Belgio e Parma e Crotone in Italia, alla seconda stagione ad Avellino, esterno che può giocare sia a destra che a sinistra, dotato di grande tecnica individuale e di ottimo fiuto del gol, e di facilita' a calciare in porta con tutti e due i piedi, molto bravo nel saltare l'uomo e nel servire assist per i compagni, spesso pero' anche lui altalenante nel rendimento e fumoso ed evanescente nelle giocate.

Il centravanti dovrebbe essere senza alcun dubbio Castaldo, esperto attaccante classe 82' ex Juve Stabia e Benevento, ormai alla sesta stagione all' Avellino, di cui è vice capitano, una carriera ricca di gol, quasi 150 tra serie C e serie B, di cui 64 con la maglia dell'Avellino, miglior marcatore nella storia del club, anche lui bandiera e trascinatore dei " lupi" irpini, e protagonista anche in questa stagione dell'ennesima eventuale salvezza dei biancoverdi con tra l'altro 12 reti, prima punta forte fisicamente e capace di svariare su tutto il fronte dell'attacco, molto forte di testa ed in acrobazia, ed anche opportunista e rapinatore in area di rigore, bravo anche a giocare per i compagni, a fare reparto da solo ed a proteggere la palla per far salire in avanti la sua squadra. 

Dovrebbe partire dalla panchina Matteo Ardemagni, cresciuto nel florido settore giovanile del Milan, 300 presenze in serie B con le maglie, tra le altre, di Cittadella, Atalanta, Modena e Perugia, alla seconda stagione in maglia biancoverde, centravanti molto forte fisicamente ed anche dotato tecnicamente, bravo a calciare in porta con tutti e due i piedi e con un grande fiuto della rete, quasi 100 gol in carriera in serie B, temibile di testa ed in acrobazia, poco amato a Terni, soprattutto per i suoi trascorsi con la maglia del Perugia e per alcuni suoi atteggiamenti polemici in occasione di derby Ternana-Perugia. 

Dovrebbero  partire dalla panchina anche Morosini, prodotto del settore giovanile del Brescia, con la cui maglia ha giocato diverse stagioni in serie B, dall'anno scorso di proprietà del Genoa, che lo ha prestato nel mercato estivo all'Avellino, trequartista dai piedi buoni e dalla tecnica sopraffina, bravo sia nel fornire assist per i compagni che negli inserimenti in area di rigore per arrivare alla conclusione, anche lui non sempre continuo nel rendimento, ma capace, se in giornata, di giocate di alta scuola e di grande classe, anche se quest'anno ad Avellino, anche per un infortunio al ginocchio che lo ha tenuto lontano dai campi da gioco per diversi mesi, e' stato raramente in grado di fare la differenza, e lo spagnolo Asencio, giovanissimo classe 98' arrivato anche lui in estate in prestito dal Genoa, attaccante ancora acerbo ma dotato di ottimi mezzi fisici e soprattutto tecnici e di un grande senso del gol, molto forte di testa e bravo a svariare su tutto il fronte dell'attacco, in gol all'andata contro i rossoverdi. 

L'arbitro sarà Francesco Forneau della sezione di Roma1.

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