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venerdì 16 febbraio 2018


Dopo un estenuante attesa il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, ha confermato le dimissioni rassegnate lo scorso 30 gennaio. La comunicazione del sindaco è arrivata nel primo pomeriggio dopo l'inversione del secondo punto all'ordine del giorno.



Martedi' dovrebbero arrivare i tre commissari ministeriali con il voto che potrebbe essere previsto per fine maggio o nei primi di giugno.

Di Girolamo nell'intervento di congedo ha affrontato i temi della crisi economica, citando anche i fallimenti progettuali e i tagli dovuti ai provvedimenti dei governi negli ultimi anni.

"Nonostante ciò- dichiara - Di Girolamo abbiamo cercato di non far mancare la visione della città operando per intercettare nuove risorse e incentivare la ripresa. Dal Piano integrato territoriale ad Agenda urbana, dal progetto Civiter ostacolato dall’alternarsi politico alla guida delle città che ne fanno parte, al Patto per lo sviluppo siglato solo con il Comune di Terni. Infine il riconoscimento dell’area di crisi complessa che a breve vedrà al Mise la firma del piano di riconversione e riqualificazione industriale e che porterà fino a 1.500 nuovi addetti".

"Il piano di riequilibrio bocciato era lo strumento più idoneo per ripartire e siamo rimasti colpiti dalla severità con cui la Corte dei Conti dell’Umbria e quindi quella nazionale lo hanno respinto. Ho provato ad ascoltare ciò che veniva dalla città sia in termini sociali che politici. Le condizioni per proseguire non ci sono. Per questo confermo le mie dimissioni. Voglio ringraziare i cittadini ternani che mi hanno dato la loro fiducia, consentendomi di rapppresentarli in Parlamento e come sindaco. Ringrazio il mio partito e la maggioranza che avrebbe anche messo a disposizione i voti necessari per andare avanti. Un grazie a a tutti ma soprattutto alla mia meravigliosa famiglia che mi ha supportato in tutto e per tutto, concedendomi il sogno di dedicarmi alla cosa pubblica per creare un mondo più giusto e inclusivo".


"Quella di oggi è una mia sconfitta di cui mi assumo la piena paternità, senza dare luogo allo spettacolo immorale dello scaricabarile che ho visto purtroppo affiorare anche in questi giorni. Grazie infine alla persona che ho più apprezzato nella mia vita politica e pubblica, Enrico Micheli". 


Nel mio partito, nel centro sinistra e in questa città ci sono già i nuovi costruttori di futuro. Grazie». A salutare l’ultimo discorso del sindaco, l’applauso della sua giunta e della sua maggioranza con diversi esponenti visibilmente commossi.




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