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domenica 24 dicembre 2017

Nel novembre di un anno fa, Finanza e Squadra Mobile avevano sequestrato numeroso materiale in Comune, per l'inchiesta ' Spada' che, nel maggio scorso, ha portato agli arresti domiciliari il sindaco Di Girolamo con l’accusa di concorso in turbata libertà degli incanti e in falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale per l'affidamento di alcuni appalti a cooperative locali. 
Nel tritacarne dell'inchiesta era finito anche l'assessore Bucari.

Giovedi l'assessore al bilancio, Vittorio Piacenti D'Ubaldi e l'amministratore unico di TerniReti, Vincenzo Montalbano sono stati posti agli arresti domiciliari insieme al commercialista, Roberto Camporesi. 

I capi d'imputazione della procura di Terni sono turbata libertà degli incanti e turbata scelta del contraente relativi alla procedura di vendita delle farmacie comunali e della società TerniReti, partecipate del Comune. Nel pomeriggio di venerdi' sono state confermate le misure cautelari personali. 

Il sindaco prende in carico le deleghe dell'ex assessore dopo la sospensione di Piacenti D'Ubaldi.
Una situazione esplosiva, il sindaco Di Girolamo ha espresso solidarietà nei confronti dei soggetti imputati e non sembra per niente deciso a fare un passo indietro. E' pronto a nominare un nuovo assessore. L'ennesimo.
Il Comune di Terni è ormai da tempo alla ribalta della cronaca nazionale, per questioni di natura giudiziaria ed extra giudiziaria, il decoro pubblico della nostra amministrazione è ormai irreparabilmente posto a rischio. 
In questo caso parliamo di dignità, per quanto riguarda invece l'aspetto esteriore della città è noto a tutti. "Mediocrità".
Una città del profondo sud, lo diciamo da tempo e non ci sbagliavamo, l'omertà la fa da padrone e gli interessi sono sopra ad ogni cosa. "Zona franca".

Il Gip Bona Galvano, nell'ordinanza degli arresti di giovedi è chiaro:
Sistema radicato di illeciti.

Le indagini complesse sviluppate dalla polizia giudiziaria sotto la direzione della Procura hanno evidenziato l’esistenza di numerosi altri procedimenti coevi per fatti del tutto analoghi relativi sempre alla violazione degli stessi reati da parte di altri esponenti anche di spicco del Comune di Terni, reiterate analoghe condotte delittuose ascritte ai predetti indagati hanno consentito di fare emergere un radicato e costante sistema illecito di affidamento di tutti i contratti pubblici del Comune di Terni, di cui gli stessi odierni indagati non potevano non essere a conoscenza. 

Dopo le perquisizioni presso il Comune e le notizie di stampa sugli altri procedimenti hanno continuato, anche, ad agire indisturbati in pieno spregio delle norme previste in materia di stipulazione di contratti pubblici gestendo i loro incarichi ed uffici pubblici come propri uffici privati nei quali colludere con i soliti noti secondo un sistema clientelare, approfittando di una fitta rete di contatti personali e della forte influenza che sono in grado di esercitare nei confronti di numerosi esponenti della cosa pubblica a tuti i livelli.

Le inchieste faranno il suo corso, e fino alla sentenza di condanna il rispetto dovrà essere garantito, che questa amministrazione è arrivata al capolinea, è un'autentica verità. Siamo tutti dei garantisti ma il rispetto delle regole basilari per chi amministra il pubblico non va sottovalutato.
E' un accanimento terapeutico, nel rispetto dell'approvazione della legge sul fine vita, un'amministrazione che non ha il coraggio di mettersi da parte deve prendersi tutte le responsabilità davanti ai cittadini.

Una città come Terni, merita di più, i fasti dell'epoca Ciaurro e della Giunta di Raffaelli sono stati spazzate via dai mandati nefasti di Di Girolamo, è lo stato dei fatti. 
La regione Umbria non ha mai considerato Terni e a maggior ragione oggi l'ha spogliata di tutto, derubata di tutte le sue eccellenze, ridicolizzata con il Frecciarossa, e a breve magari, Terni, sarà usurpata della direzione dell'UslUmbria2 e l'ospedale rientrerà nella direzione unica a Perugia.

 Il Pil regionale ancora regge grazie alle acciaierie di Terni ma nessun rappresentante regionale lo fa notare e pesare. 

E' un declino irreversibile della nostra città, qualcuno intervenga, il lassismo e il tacere stanno imbavagliando una città indifferente e priva di identità. 

Le opposizioni consiliari dovrebbero fare fronte comune e insieme far concludere una pessima legislatura, per regalarci un pò di speranza per un futuro migliore. 

Terni ha bisogno di luce e di un'ondata di entusiasmo.

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