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martedì 2 maggio 2017


E' l'esito degli accertamenti investigativi sulla gestione della cosa pubblica negli anni tra il 2011 e il 2016 improntata nell'alterazione delle regole di mercato secondo un sistema finalizzato a favorire le cooperative di tipo B operanti nel comune di Terni e con affluenza extra provinciale  e regionale.

Il risultato previsto e concordato delle irregolarità era l'aggiudicazione dell'appalto alle medesime cooperative sociali.

Il meccanismo fraudolento descritto dagli inquirenti ha trovato una situazione completamente criminale, nel senso che l'amministrazione comunale ha favorito sempre le medesime cooperative facendo ricorso sia alla proroga degli appalti che all'affidamento diretto.

La vicenda penale esaminata ha visto protagonisti sia la componente politica, che tecnica del comune di Terni, la prima nelle persone della Giunta Municipale, con il ruolo assegnato al sindaco e all'Assessore pro tempore ai lavori pubblici, la seconda nelle persone del Dirigente e del Responsabile del settore lavori pubblici di Terni. 
Ai soggetti si aggiungono gli altri componenti con il compito di contribuire a raggiungere il programma di alterazione della concorrenza.

Sul punto il Procuratore della Repubblica Alberto Liguori comunica che nei limiti ordinamentali e di tutela delle dinamiche in corso, l'a.g. di Terni, su richiesta dell'ufficio di cui ha responsabilità, ha applicato, allo Stato, al netto di ulteriori determinazioni della summenzionata a.g., al Sindaco e all'Assessore ai lavori pubblici la misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre a due componenti di cooperative sociali di tipo B, il divieto temporaneo di esercizio dall'attività di impresa cooperativa.



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