LA TUA POLEMICA NEL BLOG?

Prenota il tuo spazio qui. INFO

domenica 12 febbraio 2017



La Ternana ha perso l'ennesimo derby con i cugini del Perugia, Nicastro subentrato dopo un infortunio ha sconfitto le Fere.



Una giornata da dimenticare, iniziata sotto i migliori auspici e con una estrazione in ritardo da dieci anni, a Terni si sperava che fosse l'anno giusto e invece anche quest'anno come al solito ci si ritrova a raccogliere i "cocci". 




Non è il caso di parlare di tattica o di approccio alla gara, oggi come ieri è il solito refrain.

Il derby è una partita a se, la superiorità tecnica incide fino ad un certo punto, gli attributi, le motivazioni e la classifica deficitaria erano quella pietra miliare che doveva  permetterci di soffiare in campo per novanta minuti. 


Una stracittadina strana, un incontro diverso dagli ultimi scioccanti match al Liberati ma pur sempre con una Ternana in difficoltà.

Ci aspettavamo altro, sembravamo fin dall'inizio il paesello contro la città. 

Caduta di stile far scendere in campo, dallo speaker, il Perugia con la canzone "Brutta" di Alessandro Canino e nominare Brignoli, dicono i bene informati per sbaglio, durante la comunicazione delle formazioni "Brignoccoli".


Il Perugia non doveva dimostrare di essere superiore, l'intervento di Brignoli è stato decisivo sull'esito del risultato, come il disimpegno di Di Noia, uno smacco che ci relega sempre di più come un entità inferiore.




I sorrisi dei soddisfatti addetti ai lavori del Perugia e un Bucchi su di giri in sala stampa, sono un colpo al cuore per una tifoseria stanca e delusa, disamorata non solo dalla squadra ma da tutto l'ambiente della dirigenza rossoverde. 

Il prologo della giornata, è stato l'hotel Garden dove la responsabile per la tifoseria rossoverde ha organizzato un incontro con una delegazione di tifosi feriti ed esasperati.


La città di Terni per l'ennesima volta è stata blindata da un cordone di forze dell'ordine, a fronte di 8.500 spettatori, è un record negativo in fatto di derby, non considerando il porte chiuse.
Uno spreco di denaro pubblico per un interesse sociale ormai ai minimi termini. 
Gli incidenti degli anni 80/90 sono un lontano ricordo, il calcio a Terni era un'altra cosa.

Nessuna dichiarazione di guerra o proselitismo alla violenza, tutt'altro, meno esagerazioni in termini di tutela della sicurezza.





Giocatori, mister e Ds in un cerchio magico a giustificarsi e a mitigare una sconfitta indigeribile. 

Ma mi chiedo Pagni e Gautieri, erano le persone adatte a giustificarsi? Uomini catapultati in un Titanic quasi sommerso, che possono dire? 

Non ci sono scusanti per la sconfitta, la squadra ha perso, pur lottando la partita della vita. 

Una squadra con mille problemi e la classifica parla da sola, non può disunirsi. 

Per Pagni l'unità deve cominciare proprio da stasera, per scongiurare una retrocessione da bollino blu.
Pagni con umiltà e dedizione, chiede che cosa possiamo fare, siamo a vostra disposizione.

Disarmante e deludente che i veri artefici di un disastro annunciato non parlano e non comunicano. 
La faccia dovrebbe mettercela qualcun altro, non gli ultimi arrivati. 

Nessuna polemica o isterismo ma di scheletri nell'armadio e di spaccature nello spogliatoio è meglio non parlarne. 

"Giocatori a mezzo servizio, già in uscita o addirittura in quiescenza e senza divisa sociale dovrebbero devolvere in beneficenza il proprio compenso". 



Appunto il problema sta a monte, non trascendiamo e se sarà possibile salviamo il salvabile, scendere di categoria per un città ormai da profondo sud sarebbe il colpo finale di non ritorno.

Siamo una città che deve soccombere con Perugia, anche questa volta abbiamo avuto l'ennesima dimostrazione. 
E' possibile che non possiamo giocarci mai una partita a viso aperto? Perdere ma giocarsela alla morte, no?
Perchè aspettare sempre l'avversario intimoriti e incapaci di dimostrare le nostre qualità?

Non prendiamocela con il tecnico, che sicuramente oggi ha commesso delle ingenuità, prendiamocela con altre persone che non rappresentano la squadra e la società. Goretti e Santopadre docet.







0 commenti inseriti:

Posta un commento

Commenta la polemica....

ranktrackr.net